Venti variabili

I venti variabili sono venti in grado di variare la direzione e il senso. I venti variabili sono detti anche venti locali in quanto si presentano in una medesima regione in determinate condizioni atmosferiche e sono fortemente influenzati dalla morfologia del luogo. I venti variabili soffiano in modo irregolare in un determinato territorio sulla base della formazione di aree cicloniche o anticicloniche. Alcuni esempi di venti variabili sono i seguenti:

• Scirocco. E' un vento caldo proveniente da sud-est che soffia in primavera e in autunno. Si forma dal movimento delle masse d'aria calda e secca tropicale verso le zone di bassa pressione che si formano più a nord sul Mar Mediterraneo.
• Tramontana. E' un vento freddo proveniente da nord. Soffia dai monti verso le valli nei mesi invernali, quando la temperatura registra una rapida riduzione.
• Maestrale. E' un vento che spira da nord-ovest con l'ingresso nel Mar Mediterraneo di correnti d'aria polare provenienti da nord.
• Grecale. E' un vento freddo e secco che soffia da nord-est. Ha origine dallo spostamento delle corrente d'aria artica continentale verso il Mar Mediterraneo.
• Libeccio. Il libeccio è un vento caldo e umido proveniente da sud-ovest.
• Ostro. E' un vento caldo e umido proveniente da sud che soffia in direzione delle aree di bassa pressione sul Mar Mediterraneo. E' generalmente portatore di precipitazioni piovose.
• Ponente. E' un vento proveniente da ovest che soffia come una brezza di mare sulla costa tirrenica nei mesi estivi.
• Levante. Il vento di levante ha origine nel Mar Mediterraneo e si sposta verso oriente, causando perturbazioni e precipitazioni.
• Bora. E' un vento freddo e discontinuo che soffia nei mesi invernali da nord-est. La bora interessa, in particolar modo, le zone dell'alto Mar Adriatico.
• Fohn. E' un vento caldo e secco che si presenta lungo le Alpi quando le correnti d'aria perdono gran parte della propria umidità al passaggio della catena montuosa.