BIOMASSE
Cosa sono le biomasse
Le biomasse sono materiali di origine organica utilizzate per produrre energia elettrica ( elettricità ) o energia termica ( riscaldamento ). Sono provenienti dalle attività agricole, forestali, dagli scarti dell'allevamento o dell'industria agroalimentare. Le biomasse sono classificate tra le risorse energetiche rinnovabili e alternative, hanno un impatto ambientale più basso rispetto alle fonti di energia fossile.
Tipi di biomasse
L'insieme delle biomasse è molto vasto perché può comprendere ogni materia biologica. Attualmente, i principali materiali classificati come biomasse sono i seguenti:
- legno, rami e legname da ardere
- residui dell'attività agricola o forestale
- scarti di lavorazione dell'industria agroalimentare o del legno
- scarti e reflui dell'allevamento del bestiame
- rifiuti organici
- vegetali e le piante
Esempio. In Finlandia gli scarti della lavorazione della carta e del legno sono raccolti dalle industrie e dalle segherie per essere riutilizzati come risorse combustibili nelle centrali termiche al fine di produrre elettricità. In questo modo, si riduce il volume dei rifiuti destinati all'incenerimento o allo stoccaggio nelle discariche.
I precedenti materiali possono avere molti utilizzi diversi. In questo caso per biomassa si intende soprattutto una materia prima in grado di produrre un combustibile di origine organica ( biocombustibile ) utilizzato per produrre del calore utile al riscaldamento degli ambienti ( teleriscaldamento ) e alla produzione di energia elettrica.
La differenza tra biomasse e rifiuti
Il concetto di biomassa non va confuso con la termodistruzione dei rifiuti. Le biomasse sono degli scarti organici d'origine vegetale eco-compatibili, selezionati e raccolti in specifiche attività agricole o industriali ( es. lavorazione del legno, potatura degli alberi, ecc. ) e appositamente trattati per essere utilizzate come biocombustibili nelle centrali elettriche.
Viceversa, nei rifiuti solidi urbani sono presenti scarti organici di ogni tipo, provenienti da qualsiasi attività umana. L'impatto ambientale della combustione dei rifiuti organici è diverso. In generale, dopo la raccolta differenziata e il trattamento, si sfrutta soprattutto il calore prodotto dall'incenerimento o dalla termovalorizzazione dei rifiuti per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica.
Pur avendo lo stesso scopo, il processo tecnologico per produrre l'energia dalle biomasse è diverso dalla termovalorizzazione dei rifiuti organici.
Vantaggi e svantaggi delle biomasse
I principali vantaggi delle biomasse secondo ecoage sono i seguenti:
- Energia rinnovabile. Le biomasse derivano dai prodotti della terra. Pertanto sono risorse rinnovabili. Se il tasso di uso non eccede il tasso di riproduzione, lo stock di biomasse non si esaurisce con lo sfruttamento.
- Riciclaggio dei rifiuti. Diversi settori produttivi producono degli scarti di origine organica ( es. agricoltura, settore agroforestale, industria agroalimentare o del legno, potatura degli alberi, segherie, ecc. ). Generalmente, questi rifiuti devono essere gestiti e sono destinati allo stoccaggio in discarica o all'incenerimento. Possono però diventare una risorsa economica per il settore agroenergia.
Dopo un'opportuna raccolta differenziata e lavorazione, consentono la produzione di energia termica ed elettrica. I vantaggi per la società sono almeno due: si produce energia utile e si riduce il volume dei rifiuti da gestire.
- Diversificazione, autonomia e risparmio energetico. La produzione di elettricità e calore tramite le biomasse riduce la domanda delle materie prime energetiche tradizionali ( carbone, petrolio, gas ) che spesso sono concentrate i pochi paesi e debbono essere importate. Le biomasse sono invece producibili dal settore agricolo nazionale. Quindi, l'uso delle biomasse per fini energetici migliora l'autonomia, la sicurezza dell'approvvigionamento e la diversificazione energetica dello Stato.
- Minore impatto ambientale. Le biomasse derivano dall'attività organica di piante e animali. La concentrazione di carbonio è inferiore rispetto alle risorse fossili e la combustione rilascia una minore quantità di CO2 rispetto alle materie prime fossili. Inoltre, essendo CO2 assorbita di recente dalle piante durante la loro crescita, la combustione non aggiunge nell'atmosfera una quantità eccessiva di gas serra, zolfo e azoto, ne libera meno rispetto ai combustibili fossili. È quindi da considerarsi una fonte di energia alternativa, verde e pulita.
- Riforestazione. Le biomasse sono un input del settore agroenergia. Quindi, hanno un valore e possono migliorare la redditività per chi le produce. Il mercato delle biomasse come fattore produttivo spinge al recupero dei terreni altrimenti abbandonati e alla riforestazione delle aree semidesertiche. La riforestazione genera indirettamente altri vantaggi ambientali perché la vegetazione, essendo un polmone verde, assorbe l'anidride carbonica nell'aria e riduce l'inquinamento atmosferico. Inoltre, compensa almeno parzialmente il fenomeno della deforestazione.
Gli svantaggi dell'utilizzo delle biomasse come risorse energetiche sono i seguenti:
- Prezzo dei prodotti agricoli. Sia l'agricoltura che l'agroenergia utilizzano gli stessi fattori produttivi come input, ossia la terra e le risorse idriche. Tuttavia, il prezzo dell'energia è notevolmente più alto rispetto a quello dei prodotti agricoli. È quindi possibile che le attività agricole siano incentivate a riconvertire la propria produzione dai prodotti agroalimentari a quelli agroenergetici destinati alla produzione di energia.
In un'epoca storica di forte crescita demografica della popolazione mondiale, il settore agroenergetico potrebbe ridurre la quantità di cibo e acqua potabile disponibile per tutti.
Inoltre, la domanda di terreno ne aumenta la rendita, spingendo indirettamente al rialzo anche i prezzi dei prodotti agroalimentari. Lo stesso problema si verifica con i biocarburanti di prima generazione. Per evitare questo problema dovrebbero essere usati come biocombustibili soltanto gli scarti di lavorazione di altre attività e non i prodotti agricoli coltivati appositamente per il mercato energetico. - La differenza tra riforestazione e deforestazione. La riforestazione aumenta la quantità di alberi sul pianeta mentre la deforestazione la riduce. Tuttavia, la riforestazione non è esattamente l'opposto della deforestazione perché quest'ultima causa anche la perdita irreversibile della diversità biologica sul pianeta. È un altro argomento importante trattato su ecoage.it. Quindi, la riforestazione non compensa tutti i danni della deforestazione. Per questa ragione le foreste naturali dovrebbero continuare a essere protette.
- Il trasporto delle biomasse. L'impatto ambientale delle biomasse è anche legato al trasporto dal punto di raccolta a quello di riutilizzo. Per ridurre l'inquinamento causato dai mezzi di trasporto, il luogo di raccolta e di riutilizzo non devono essere troppo lontani. È quindi necessario che le centrali termiche siano locali. Questo comporta però la realizzazione di centrali di piccole dimensioni con minori economie di scala ed efficienza. Il costo dell'energia da biomasse potrebbe essere più alto rispetto alle fonti tradizionali.
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