BIOCARBURANTI
I biocarburanti sono carburanti organici in grado di sostituire la benzina e il diesel. Sono carburanti estratti dalle agroenergie. Possono essere prodotti dalle sostanze organiche come le materie prime agricole, le biomasse, il legno o le alghe.
I biocarburanti sono considerati una risorsa rinnovabile, in quando la loro produzione si basa essenzialmente su fattori e materie prime in grado di rigenerarsi e riprodursi in breve tempo.
Tipi di biocarburanti
Esistono principalmente le seguenti tipologie di biocarburanti:
- Biodiesel. È il biofuel alternativo al gasolio/diesel. È un biocombustibile liquido e trasparente, di colore ambra. Si ottiene dalla lavorazione dell'olio vegetale (colza, girasole o altri). Ha una viscosità molto simile a quella del gasolio per autotrazione prodotto dalla distillazione frazionata del petrolio grezzo.
- Bioetanolo. Quest'ultimo è il sostituto vegetale della benzina. L'etanolo viene prodotto tramite il processo di fermentazione dei prodotti agricoli molto ricchi di zuccheri ( glucidi ) come i cereali, le vinacce, le colture zuccherine, gli amidacei. Il bioetanolo è impiegato come additivo delle benzine oppure per la preparazione dell'ETBE ( etere etilbutilico ), un derivato alto ottanico. In alcuni paesi è utilizzato anche miscelato con le benzine fino al 20% nelle automobili predisposte con motore Flex. È molto diffuso in Brasile dove viene venduto alla pompa di benzina come alternativa alla benzina e ai derivati del petrolio.
- Biogas. È un gas ottenuto dalla fermentazione anaerobica degli scarti organici di origine animale o vegetale. È anche detto biometano perché è composto in prevalenza è metano. È una fonte di energia rinnovabile perché l'anidride carbonica rilasciata dalla combustione del biogas è la stessa quantità assorbita dall'atmosfera dagli organismi viventi durante la loro vita.
La storia del biofuel
Il biofuel fu il primo carburante dei motori diesel. Nel 1893 Rudolf Diesel inventò il primo motore alimentato a gasolio che, in suo onore prendono il suo nome. L'inventore utilizzò l'olio di arachidi come carburante.
Nel '900 i biocarburanti caddero in oblio poiché i carburanti di origine fossili erano prodotti in maggiore quantità ed erano più economici, meno costosi. Probabilmente fu anche una scelta sostenuta dall'industria petrolifera negli Stati Uniti d'America, dove si sviluppò il primo mercato automobilistico su vasta scala della storia.
Negli anni '70 il carburante organico è tornato in auge come possibile soluzione alla scarsità del petrolio e al rincaro dei prezzi del greggio.
Più di recente il biofuel è apprezzato anche per il minore impatto ambientale, in quanto produce una minore quantità di gas serra rispetto ai carburanti tradizionali, e contribuisce meno al problema del surriscaldamento climatico.
I vantaggi dei biocarburanti
L'uso dei carburanti di origine organica, vegetale o animale, apporta diversi vantaggi alla società umana. I principali sono i seguenti:
- Occupazione e produzione agricola. Il carburante biologico crea una spinta produttiva e occupazionale nel settore agricolo nazionale, poiché aggiunge una domanda per fini "energetici" dei prodotti agricoli alla tradizionale domanda agroalimentare.
- Minore impatto ambientale. La loro origine naturale è più facilmente riassorbibile dalla natura e consente di ridurre del 70% le emissioni di gas serra dal trasporto privato e diminuire l'importazione di petrolio dall'estero. Inoltre, la quantità di carbonio nelle piante è già presente in atmosfera e si trova in quantità nettamente inferiore rispetto a quello contenuto nelle risorse di origine fossile.
- Fonte di energia rinnovabile. I biocarburanti sono producibili all'infinito, non hanno vincoli di stock, e il flusso di biocarburanti è sostenibile nel tempo. Si distinguono dai carburanti di origine fossile, come le benzine, il gasolio o il cherosene, poiché queste ultime sono vincolate all'esaurimento delle riserve di petrolio e sono destinate a scomparire nel tempo.
Gli svantaggi dei biocarburanti
Nell'analisi costi-benefici occorre valutare anche gli handicap del biofuel
- Rincaro dei prezzi alimentari. I biocarburanti di prima generazione sono prodotti dalle materie prime agricole e utilizzano come fattore la terra. Le agroenergie riducono la quantità di terra destinata alla produzione dei beni alimentari e aumentano le rendite dei suoli fertili, contribuendo indirettamente al rincaro dei prezzi agroalimentari.
- Deforestazione. Per coltivare nuove terre a fini energetici, spesso nei paesi in via di sviluppo si distruggono le foreste. La deforestazione riduce la capacità del nostro pianeta di assorbire la CO2, quindi peggiore l'effetto serra e il surriscaldamento globale ( global warming ).
Le applicazioni dei carburanti verdi
Le applicazioni di biocarburanti sono simili a quelle dei carburanti tradizionali. Possono essere utilizzati per alimentare i motori delle veicoli ( automobili, aerei, navi ) nel settore dei trasporti, oppure mezzi di lavoro e macchinari industriali.
I centri di ricerca e sviluppo stanno sviluppando dei biocarburanti di seconda generazione per ridurre ulteriormente l'impatto sull'ambiente e sui prezzi del mercato agroalimentare. Una delle innovazioni tecnologiche più promettenti verte sulla produzione del biofuel dalle alghe.
In futuro i biofuel avranno un'importanza crescente poiché contribuiranno alla diversificazione del mix energetico.
I biocarburanti nella Ue
Le opportunità del biofuel sono state prese in seria considerazione dall'Unione Europea che ha imposto a tutti i paesi membri l'obiettivo intermedio di soddisfare almeno il 2% della domanda di energia nazionale tramite l'ausilio dei biocarburanti. Durante il primo decennio degli anni duemila la UE aveva anche fissato un obiettivo finale per i paesi membri, quello di giungere alla copertura del 5,75% della domanda entro il 2010.