TEOREMA DI COASE
Il teorema di Ronald Coase del 1960 è uno dei più importanti studi in tema di inquinamento e di esternalità negative, sulla cui base sono state costruite le stesse fondamenta del Protocollo di Kyoto: "nella gestione dell'inquinamento e delle esternalità, le negoziazioni di mercato tra le parti fanno tendere verso un equilibrio socialmente ottimale a prescindere da chi possieda il diritto di proprietà"
Lo scopo del teorema di Coase è dimostrare come il mercato possa giungere ad un equilibrio sociale migliore rispetto all'intervento dello stato o delle regolamentazioni (tasse e standard). Il meccanismo del mercato per funzionare deve coesistere con la piena assegnazione dei diritti di proprietà dei beni tra gli operatori. Per proprietà deve intendersi il diritto d'uso di un particolare bene (es. terra, fiume, risorse naturali ecc). Ipotizziamo che il diritto d'uso di un bene appartenga all'inquinatore, ad esempio un'impresa industriale che, pur rispettando le normative di legge, produce dagli stabilimenti un cattivo odore nei pressi della fabbrica. Gli esercenti e gli abitanti residenti del circondario sono danneggiati da questa "esternalità negativa" e subiscono il danno nel minore giro d'affari, nella perdita del valore patrimoniale delle case e nella minore qualità della vita. Il fenomeno può essere analizzato graficamente. L'impresa "inquinatrice" tende a massimizzare la produzione dell'impianto fin al punto in cui il beneficio marginale netto privato si annulla (punto blu del grafico, pari a 90). In corrispondenza di questa attività economica gli "inquinati" subiscono il danno economico dell'inquinamento, indicato nel grafico dalla linea rossa dei costi marginali esterni.
Veniamo al nocciolo del teorema di Coase. In questa situazione gli "inquinati" possono negoziare con l'inquinatore una riduzione nella produzione offrendogli una compensazione economica. In altre parole, le famiglie residenti pagheranno l'impresa per far ridurre la produzione e, indirettamente, l'inquinamento. Se gli inquinati offrissero B+C per ottenere una riduzione della produzione da 90 a 80 otterrebbero dal minore inquinamento un beneficio netto pari all'area A. Anche l'inquinatore avrebbe la convenienza a ridurre la produzione poiché la compensazione offerta (area B+C) è superiore alla perdita dei benfici (area C) causata dalla riduzione della produzione. Entrambi le parti hanno la convenienza economica a negoziare. Questo processo di scambio è basato esclusivamente sul calcolo della convenienza privata e continua fino al punto di equilibrio ottimale senza oltrepassarlo. Il processo si ferma nel punto ottimale in quanto, oltrepassandolo, la convenienza economica viene meno (i costi marginali esterni diventano inferiori ai benefici marginali netti della produzione). Lo stesso accade quando i diritti di proprietà sono posseduti dagli "inquinati". Inizialmente l'equilibrio privato si colloca in corrispondenza dell'assenza di produzione (inquinamento zero).
L'impresa chiede agli inquinati il permesso di aumentare la propria produzione da 0 a 10 offrendo in cambio una compensazione pari a D+E. Gli inquinati accettano poiché la compensazione offerta è maggiore del danno D provocato dall'inquinamento. L'impresa ottiene in questo modo un beneficio F anche dopo aver pagato la compensazione D+E agli inquinati. Anche in questo caso il processo di negoziazione è basato esclusivamente sul calcolo della convenienza privata delle due parti e continua fino al raggiungimento del punto di equilibrio ottimale, detto anche "ottimo paretiano". Questa tendenza naturale verso l'equilibrio sociale ottimale è la conclusione del teorema di Coase che riportiamo per comodità: "a prescindere da chi possieda il diritto di proprietà, le negoziazioni tra le parti fanno tendere verso un equilibrio socialmente ottimale". In conclusione, secondo Coase l'assegnazione dei diritti di proprietà tra chi inquina e chi subisce l'inquinamento permette di raggiungere un equilibrio sociale ottimale mediante il libero gioco delle forze di mercato, senza ricorrere all'intervento statale per regolamentare le esternalità.
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