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Fase oscura della fotosintesi

Nella fase oscura della fotosintesi clorofilliana il carbonio del biossido di carbonio (anidride carbonica) CO2 viene ridotto a glucosio. Il processo di reazioni chimiche che consentono la trasformazione è chiamato "ciclo di Calvin-Benson" dal nome degli scopritori. Il NADPH e l'ATP prodotti nella fase luminosa sono i principali fattori del processo. Gli enzimi presenti nello stromo utilizzano l'energia chimica contenuta nell'ATP e nel NADPH per trasformare l'anidride carbonica in glucosio.

Ciclo di Calvin-Benson

Grazie alle precedenti razioni chimiche nel cloroplasto è presente una molecola di ribulosio difosfato (RuBP), uno zucchero con 5 atomi di carbonio. La molecola si lega con una molecola di diossido di carbonio (CO2) per formare un composto instabile a 6 atomi di carbonio. Successivamente, la reazione del composto con una molecola d'acqua produce due molecole di acido fosfoglicerico (PGA) ed infine in fosfogliceraldeide (PGAL) tramite la reazione con il NADPH e l'ATP. Sei molecole di RuBP consentono alla pianta di ottenere 12 molecole di PGAL. Di queste, dieci sono utilizzate per produrre nuovamente le molecole di RuBP mentre due si combinano per formare una molecola di glucosio. Alla fine del ciclo di Calvin-Benson i trasportatori ATP e NADPH esauriscono la loro carica e si trasformano in ADP e NADP+, pronti per entrare nuovamente come input nella fase luminosa della fotosintesi.

Come viene utilizzato il glucosio

Il glucosio viene utilizzato direttamente dall'organismo come fonte energetica. La quantità in eccesso del glucosio è, invece, destinata a trasformarsi in composti organici come i lipidi, l'amido o la cellulosa. Con questa fase si conclude la fotosintesi clorofilliana.


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