Esplosione urbana
Esplosione urbana e tasso di urbanizzazione. Lo sviluppo urbano è uno dei fenomeni più importanti della storia contemporanea. Nel XIX secolo una minima parte della popolazione mondiale risiedeva nelle città. Successivamente, il processo di industrializzazione e la concentrazione degli impianti produttivi hanno accelerato la migrazione della forza lavoro dalle campagne verso i moderni centri urbani. Questo avveniva soprattutto nel nord del mondo. Agli inizi del '900 molte città europee (Londra, Parigi, Mosca), asiatiche (Calcutta, Tokyo) ed americane (New York, Chicago, Filadelfia) si trasformarono nelle moderne megalopoli. Nel Novecento il tasso di urbanizzazione nelle città del nord del mondo proseguì in media al 20-25%. Più di recente, nella seconda metà del secolo, si è registrato un processo inverso. Alla migrazione verso la città si è contrapposto il fenomeno della migrazione dei cittadini dalle città verso le campagne che ha rallentato il tasso di urbanizzazione nel nord del mondo. Il fenomeno della "fuga dalle città" ha riguardato soprattutto le fasce socioeconomiche medio-alte della popolazione ed è stato generato dalla congestione delle città, dal fenomeno dell'inquinamento, dal rialzo dei prezzi immobiliari e dal desiderio di tornare ad una vita a misura d'uomo.
Urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo
Urbanizzazione nei paesi in via di sviluppo. Nel precedente paragrafo abbiamo sintetizzato il processo di urbanizzazione storico che si è verificato perlopiu nei paesi occidentali dalla rivoluzione industriale ai giorni nostri. Oggi, il fenomeno dell'esplosione urbana non può essere compreso senza includere nell'analisi anche l'emisfero sud del mondo ed i paesi in via di sviluppo. Nel corso del '900 il tasso di urbanizzazione è fortemente cresciuto anche in molte città del sud del mondo sulla scia dell'esplosione demografica. La povertà nelle campagne spinge le popolazioni a migrare verso le città nella speranza di trovare una occupazione nel terziario ed una migliore condizione di vita. Per le stesse finalità, alla migrazione interna (campagna-città) si affianca la migrazione verso il nord del mondo. Nel corso del XXI secolo si affermeranno nuove megalopoli come Lagos, Giacarta, Mumbai, Karachi, San Paolo di Brasile. Queste nuove città si stanno oggi sviluppando in modo espansivo, distruggendo le aree verdi e quelle agricole, ed in senso intensivo (verticale) tramite la costruzione di edifici e grattacieli. Tuttavia, queste nuove megalopoli difficilmente raggiungeranno in breve tempo il livello di benessere delle megalopoli nel nord del mondo. L'eccessiva urbanizzazione in assenza di un adeguato processo di industrializzazione causa uno spostamento della povertà dalle zone agricole di un paese verso quelle urbane. Lo spostamento della popolazione dal settore agricolo al terziario urbano non specializzato, in assenza di un'adeguato incremento della produttività agricola, diventa a sua volta una ulteriore causa di povertà e di carenza alimentare per l'intera popolazione del paese. A sua volta, l'urbanizzazione non industriale spinge le popolazioni più giovani alla migrazione internazionale dal sud al nord del mondo.